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“Disposti a tutto” dal soggetto alla scrittura di una sceneggiatura

Brief del progetto

Il progetto "Disposti a tutto" è un lavoro che ci è stato assegnato dai professori nel quale, dividendoci in gruppi di circa 6 persone, abbiamo realizzato un cortometraggio partendo col costruire un soggetto, una scaletta e una sceneggiatura. Per ognuno di questi 3 componenti abbiamo fatto una votazione tra compagni di classe e il migliore è stato poi sviluppato da tutti i gruppi. 
Questo cortometraggio doveva rispettare il tema generale, ovvero raccontare la storia di qualcuno disposto a tutto per raggiungere il suo scopo, pur rispettando i limiti di spazio per le riprese ovvero di restare all'interno della scuola. 

Divisione in gruppi

I miei compagni di gruppo sono Davide, Angelica, Pietro, Diletta e Kledy
A seguito della creazione della stanza virtuale su Meet, abbiamo fatto delle riunioni all'interno delle quali ognuno di noi diceva le proprie idee. 

Soggetto

Per quanto riguarda la realizzazione del soggetto, ci è stato detto di scrivere una sorta di riassunto di una decina di righe che contenesse l'idea generale (inizio, svolgimento, conclusione) di ciò che sarebbe avvenuto all'interno del cortometraggio. Il soggetto ha lo scopo di raccontare a chi lo legge a grandi linee ciò che avviene nel cortometraggio per verificare eventuali falle nella storia.

Il mio contributo nel realizzare il soggetto è stato simile agli altri perché tutti abbiamo messo in comune le idee, abbiamo scelto la migliore e ci siamo aiutati a vicenda nella stesura su carta. 

Il nostro soggetto parlava di una sorte di rito con lo scopo di prendere un bel voto nel compito in classe. Quest'ultimo secondo me doveva vincere perché la storia era la più carina e rispettava completamente le indicazioni.

Gli alunni della classe hanno votato e il gruppo vincitore era il gruppo 3 perché la storia è stata ritenuta la migliore e più fattibile dal punto di vista della realizzazione. 

Scaletta

A seguito del soggetto abbiamo realizzato la scaletta ovvero un'illustrazione schematica di quel che sarà la sceneggiatura e quindi uno sviluppo del soggetto. Nella scaletta abbiamo fatto degli elenchi puntati in cui spieghiamo per ognuno di essi cosa avviene nella scena e l'abbiamo formattata in modo tale da rendere la storia e i vari passaggi di quest'ultima il più chiari possibile, nonostante l'assenza di dialoghi. 

Per la realizzazione della scaletta, come per quella del soggetto, tutte le persone in gruppo con me hanno messo assieme le idee e ci siamo aiutati a vicenda nella stesura. 


La scaletta vincitrice è quella del gruppo 3 perché il loro lavoro era strutturato meglio ed era più chiaro degli altri. La scaletta del mio gruppo era troppo confusionaria e anch'io ho votato per quella del gruppo che alla fine ha vinto. 

Sceneggiatura

Dopo aver fatto la scaletta abbiamo scritto la sceneggiatura che è un libriccino con sopra indicato tutto il necessario agli attori per recitare, quindi una specie di copione con le battute, i gesti e i rumori che devono fare i personaggi o che comunque devono essere presenti nel cortometraggio. Inoltre all'interno della sceneggiatura abbiamo inserito i riferimenti temporali e i luoghi in cui si svolgono le vicende e abbiamo poi formattato il tutto rendendo il risultato finale il più chiaro ma al contempo dettagliato possibile. 

Nella realizzazione del soggetto, come per quella del soggetto e della scaletta, io e i miei compagni di gruppo abbiamo messo assieme le nostre idee e ci siamo aiutati a vicenda. 


La scaletta vincitrice è stata quella del mio gruppo perché era quella più chiara, completa e rendeva la storia strutturata bene e quindi facile da capire, infatti secondo me era perfetta e senza errori. 

Conclusioni

Nella realizzazione dei componenti di questo cortometraggio (soggetto, scaletta, cortometraggio) ho cercato di dare il meglio di me al fine di realizzare un lavoro ben fatto e piacevole alle persone che andranno poi a vederlo. Per quanto riguarda il soggetto ho più che altro cercato di sviluppare l'idea che avevamo preferito, ovvero quella del rito, infatti avevo dato varie idee come quella di fare il rito in una classe completamente al buio durante un buco tra le lezioni. All'inizio io e il mio gruppo abbiamo avuto qualche difficoltà nello scrivere su carta il soggetto perché ci risultava troppo confusionario e poco chiaro ma poi abbiamo trovato un nostro stile che rendeva il tutto chiaro e piacevole alla lettura. 
Nella scaletta ho cercato di buttare giù idee che dessero le informazioni essenziali ma molto chiare e definite per semplificare i processi successivi per la realizzazione del corto. Qui l'unico problema che ho riscontrato era sul come scegliere le parti essenziali da appuntare nell'elenco, infatti all'inizio risultava essere poco chiara, ma consultandomi con gli altri sono riuscito ad inquadrare le parti chiave da scrivere.
La sceneggiatura è stata invece la parte che mi ha richiesto un impegno maggiore perché è risultata essere la parte più lunga e articolata per via dei vari aspetti da inserire, ma anche qui ho cercato di dare il mio contributo provando in primis a scrivere il tutto in modo ordinato, chiaro e senza tralasciare nessuna parte ma anche cercando di immedesimarmi nei personaggi per tirare fuori dei dialoghi con un gergo giovanile e spontaneo.
Grazie a questo progetto ho sicuramente fatto molta esperienza e a differenza dei precedenti lavori ho appreso meglio come scrivere e ideare questi tre passaggi essenziali nella realizzazione di un cortometraggio. 

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